10 Cose da vedere e fare a Satriano di Lucania, il paese dei Murales

Notturno di Satriano di Lucania - ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata

Satriano di Lucania è un caratteristico borgo in provincia di Potenza capoluogo della “Valle più dipinta d’Italia” e dal 1988 “Capitale italiana dei Murales”. Le vie e le piazze del centro sono abbellite e colorate da oltre 160 opere, in aumento ogni anno. In questa guida troverete 10 consigli utili su cosa vedere a Satriano.

Il borgo in passato era conosciuto come Pietrafesa fino al 1887, anno in cui l’amministrazione decise di cambiare il toponimo in Satriano, per rafforzare il legame storico con Satrianum, l’antica cittadina poco distante di cui oggi rimangono soltanto i ruderi e la Torre. Di Lucania fu aggiunto per distinguerla da un altro comune omonimo.

Il Centro Storico di Satriano

Il centro dell’antica Pietrafesa si sviluppa sulle pendici e le falde di tre rocce: il Castello, il Piesco e la Madonna della Rocca. Da qui il nome Pietrafesa o Pietrafixa, cioè pietra (roccia) spaccata. Ai piedi dei tre costoni scorre il torrente Melandro, che dà il nome all’omonima valle. Il borgo era attraversato dall’antica via Herculea che collegava la via Traiana e la via Pompilia.
Il Castello, restaurato di recente, è oggi noto come Rocca Duca di Poggiardo. Al suo interno è possibile visitare il Museo Multimediale e la Biblioteca Comunale “Carolina D’Araio“. Ai piedi del castello si trova l’anfiteatro Porticelle, costruito nel 2006, che presenta al centro una scacchiera a grandezza umana. Poco lontano è sito il teatro Anzani, un interessante centro culturale dove si tengono convegni, rassegne teatrali, presentazioni di libri ed eventi. Sul “tetto” del teatro si trova Piazza Garibaldi che ospita un mosaico raffigurante l’immagine di Dio del pittore locale Giovanni de Gregorio, detto il Pietrafesa (si rimanda al paragrafo dedicato).
Il centro storico di Satriano ospita alcuni palazzi degni di nota sorti in epoche differenti:

  • palazzo Loreti, edificato nel XVI secolo, è un antico stabile appartenuto ad una ricca famiglia del settecento. Oggi, oltre ad essere la sede del municipio, ospita il Museo della Civiltà Contadina e il Museo Archeologico Satriano Antica;
  • palazzo Pignatelli, costruito nel 1542, che presenta un pregevole portale;
  • ex Palazzo Abbamonte del XVII secolo, oggi diventato un largo attraverso un intervento di recupero. Della vecchia struttura sono state recuperate la facciata principale con due barbacani in pietra, l’antico portale e le sue mura, l’arco e il pozzo in pietra interni nel cortile, due finestre, due lesene e due putti.
Anfiteatro Porticelle nel centro storico di Satriano di Lucania - ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata
Anfiteatro Porticelle nel centro storico di Satriano di Lucania – ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata

2 Le Chiese di Satriano di Lucania

Le numerose chiese presenti a Satriano testimoniano la storia del borgo da diversi secoli. Col tempo alcune di queste sono scomparse, altre sono perfettamente conservate:

  • chiesa Santa Maria di Costantinopoli, edificata tra il XII e il XIII secolo e ristrutturata dopo il terremoto del 1980, chiamata affettuosamente dai satrianesi “chiesa vecchia“, caratterizzata da una torre medievale a base quadrata (il campanile) e un’interessante soffittatura lignea;
  • chiesa Madre San Pietro Apostolo, ricostruita negli anni 50, presenta un notevole soffitto a ventaglio. Il campanile della chiesa, alto 33 metri, fu progettato dall’allora vescovo di Satriano Juan Caramuel y Lobkowitz;
  • chiesa della Madonna della Rocca, costruita sull’omonima roccia, era dedicata originariamente alla Madonna della Natività;

 

  • chiesa di San Giovanni Battista, che conserva al suo interno gli affreschi realizzati nel 1626 da Giovanni De Gregorio;
  • santuario Madonna delle Grazie, sito nell’omonima località;
  • cappella di San Donato, che custodisce al suo interno l’icona del santo vescovo ed altre statue lignee.

3 La Torre di Satriano

Nei dintorni dell’attuale Satriano di Lucania, su un’altura è possibile visitare le rovine dell’antica Satrianum, importante roccaforte normanna e sede vescovile, abbandonata a partire dal 1477. I ruderi attualmente visibili comprendono due cinte murarie, due villaggi con edifici residenziali, una chiesa con annesso cimitero, i resti della cattedrale di Santo Stefano e ovviamente la torre normanna, costruita nel XII secolo. La Torre di Satriano, all’interno della quale è stato allestito un museo multimediale dedicato alle scoperte e al patrimonio culturale del territorio, è ormai divenuta un simbolo di appartenenza per i satrianesi. A partire dal 1966 diverse campagne di scavi hanno riportato alla luce numerosi reperti di diverse epoche, alcuni risalenti addirittura all’età del Bronzo. E’ possibile ammirare i reperti archeologici dell’antica Satrianum presso il Museo Archeologico di Satriano di Lucania o presso il Museo Nazionale “Dinu Adamesteanu” di Potenza.

Torre di Satriano - ©Foto Massimo Vicinanza per APT Basilicata
Torre di Satriano – ©Foto Massimo Vicinanza per APT Basilicata

4 Giovanni de Gregorio, detto il Pietrafesa

Giovanni De Gregorio nasce nel 1579 o 1580 a Pietrafesa.  Nel 1595 il pittore napoletano Fabrizio Santasede prese a bottega il giovane Giovanni dopo un accordo preso con Gregorio de Gregorio, padre del Pietrafesa. Fu attivo in tutto il Regno di Napoli tra il 1608 e 1653, anno prima della sua morte, sopraggiunta nel 1654. Il Pietrafesa fu il massimo esponente del manierismo lucano ed è ricordato soprattutto per aver dipinto Madonne per le chiese, grazie alla sua innata capacità di rendere il loro volto innocente. All’interno della Rocca Duca di Poggiardo è presente un museo multimediale a lui dedicato, denominato “Il Palco dei Colori”, che ricostruisce il percorso artistico dell’artista attraverso la digitalizzazione in alta risoluzione di tutte le sue opere. Nei pressi dell’anfiteatro Porticelle si erge una statua che raffigura Giovanni de Gregorio, opera dell’artista satrianese Luciano La Torre. Al Pietrafesa sono anche dedicati diversi murales del centro storico, raffiguranti varie fasi della sua vita.

Giovanni De Gregorio, Satriano di Lucania - ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata
Giovanni De Gregorio, Satriano di Lucania – ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata

5 I Murales di Satriano di Lucania

L’idea dei Murales nasce nella prima metà degli anni ’80 da un’iniziativa dell’amministrazione che voleva rilanciare l’attrattiva del borgo in seguito al disastroso terremoto del 1980. Il primissimo murales di Satriano di Lucania rappresenta un Cristo seminatore in stile bizantino immerso nel contesto del panorama delle campagne satrianesi.
Le due associazioni che più hanno contribuito alla realizzazione dei Murales satrianesi sono ARPECAssociazione Arte per comunicare, coordinata dalla critica d’arte Marisa Russo, e in seguito Arte Per La Valle, fondata da Luciano La Torre, che continua l’esperienza del passato.
Le tecniche di realizzazione dei murales di Satriano di Lucania sono tra le più innovative e garantiscono una resistenza nel tempo della qualità delle opere. I temi toccati sono vari: dagli antichi mestieri alle credenze magiche, dalle tradizioni ai momenti di vita del pittore Giovanni De Gregorio. Oggi si contano nel borgo più di 160 opere pittoriche realizzate da artisti provenienti da tutta la penisola, che hanno contribuito a rendere Satriano uno dei borghi più artistici d’Italia.

Murales di Satriano di Lucania - ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata
Murales di Satriano di Lucania – ©Foto Massimo Vicinanza per goBasilicata

6 Il Carnevale di Satriano

Fiore all’occhiello del borgo lucano è senza ombra di dubbio il suggestivo Carnevale di Satriano, un’antica festa popolare che si svolge il sabato e la domenica che precedono il martedì grasso. Le maschere tipiche del borgo che sfilano nei giorni di carnevale sono tre: il Rumita (eremita), interamente ricoperto di edera; l’Urs’ (orso), ricoperto di pelle di pecora o capra e la Quaresima, una donna vestita a lutto. A queste si aggiunge il corteo della Zita, caratterizzato da uno scambio di ruolo di tutti i partecipanti. Negli anni questa tradizionale festa ha subito vari mutamenti, passando dai temi dell’emigrazione e di ritorno alla terra natia degli anni ’80 e ’90, fino a diventare portavoce di ecologia accostando la figura del Rumita a quella dell’uomo-albero delle ultime edizioni. Dal 2014 infatti, prendendo spunto dalla cine-installazione “Alberi” di Michelangelo Frammartino presentata al MoMA di New York, prende vita “la Foresta che cammina”, composta da 131 uomini albero, uno per ogni paese della Basilicata. Il Carnevale di Satriano è inserito nell’elenco dei “Carnevali storici” d’Italia, per decisione del Ministero dei Beni culturali.

Carnevale di Satriano di Lucania - ©Foto Anna Bruno
Carnevale di Satriano di Lucania – ©Foto Anna Bruno

7 Le feste patronali di Satriano di Lucania

Il periodo di ferragosto a Satriano di Lucania corrisponde con le festività patronali:

  • il 13 agosto si festeggia Santa Lucia; nonostante la memoria liturgica della santa siracusana ricada il 13 dicembre, il solenne festeggiamento venne ricollocato ad agosto per collegarlo con le altre festività;
  • il 14 agosto il popolo satrianese ricorda San Donato d’Arezzo, vescovo e martire. In mattinata si celebra una messa nella chiesetta dedicata al Santo, seguita dal trasferimento del simulacro alla chiesa madre. Nel pomeriggio una processione riporta l’immagine sacra alla sua chiesa, permettendo ai fedeli di rivolgere un saluto al protettore dei malati e degli anziani;
  • il giorno di Ferragosto cade la festa della Madonna Assunta, la cui statua è conservata nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Alle 11 presso la chiesa madre si celebra una messa solenne in seguito alla quale la statua della Madonna viene portata in processione per le vie del paese fino al rientro nella chiesa vecchia;
  • il 16 agosto Satriano festeggia il suo Santo Patrono, San Rocco da Montpellier. Durante la giornata presso la chiesa madre si celebrano diverse messe; alla fine della seconda vengono benedetti i bambini vestiti da San Rocco, i cinti votivi che saranno portati in processione e la banda musicale. Si giunge dunque alla solenne messa celebrata da diversi sacerdoti e che anticipa l’uscita del Santo in processione. La statua, accompagnata dai fedeli, dai cinti e dalla banda, inizia dunque il corteo per le vie del borgo. Giunti in piazza Garibaldi, vengono sparati i “fuochi invisibili”, che celebrano la gloria del Santo umile e pellegrino e non devono essere motivo di spettacolo per gli uomini. In seguito la processione riparte percorrendo via San Rocco e girando intorno alla chiesa madre, per poi fermarsi al centro dell’altare per permettere a tutti i fedeli di omaggiare il simulacro del Santo Patrono fino alla mezzanotte.

La statua di San Rocco fu realizzata dallo scultore del seicento Giacomo Colombo.
I festeggiamenti religiosi sono accompagnati da quelli civili: tutto agosto infatti è animato da feste ed eventi artistici. Tra le manifestazioni più importanti ricordiamo “Musica in corso”, “Per le antiche vie del Pietrafesa” ed  il “Lucania Etno Folk”, oltre ai concerti di artisti di livello nazionale nelle serate del 15 e del 16.

Altra festa degna di nota è quella in onore della Madonna delle Grazie che si celebra il 2 luglio di ogni anno. Durante la giornata si svolgono due processioni nella zona del santuario, e in serata i festeggiamenti continuano con musica, stand e fuochi pirotecnici.

Festa di San Rocco a Satriano di Lucania - ©Foto Anna Bruno
Festa di San Rocco a Satriano di Lucania – ©Foto Anna Bruno

8 Il Bosco Ralle e i laghetti

Poco distante dal centro abitato, a circa mille metri di quota nel Parco Nazionale dell’Appenino Lucano si trova il Bosco Ralle con i suoi tre laghetti. Nel maggiore di questi è possibile praticare la pesca sportiva, passando una giornata in mezzo alla natura presso l’area picnic adiacente al laghetto.

Laghetto Bosco Ralle
Laghetto Bosco Ralle

9 Cosa mangiare a Satriano

La cucina satrianese è legata alla tradizione lucana, quindi prettamente rurale: pasta fatta a mano, secondi di carne, minestre e dolci tipici abbondano sulle tavole dei satrianesi. I piatti principe della cultura culinaria di Satriano sono:

  • ‘u lepr’ chin’ (coniglio ripieno), preparato il giorno di San Rocco come da tradizione;
  • l’agnello alla satrianese, accompagnato da patate e peperoni cruschi;
  • ‘a pizza chiena satrianese, fatta con pasta di pane ripiena di uova, formaggio a salumi
Agnello alla satrianese - ©Foto Anna Bruno
Agnello alla satrianese – ©Foto Anna Bruno

10 Dove dormire a Satriano di Lucania

L’offerta ricettiva satrianese è esclusivamente extra-alberghiera (case vacanza, B&B, affittacamere e agriturismi). E’ possibile trovare queste strutture sia nel centro storico che in aperta campagna, come il B&B Rifugio della Luna.

B&B Rifugio della Luna - ©Foto Massimo Vicinanza
B&B Rifugio della Luna – ©Foto Massimo Vicinanza

Novità, offerte e proposte per le tue esperienze in Basilicata.

Share This Article