Sant’Angelo le Fratte, conosciuto anche come “il paese delle cantine”, è un piccolo e affascinante borgo in provincia di Potenza situato ai piedi del Monte Carpineto che domina la Valle del Melandro. Questa guida vi aiuterà a capire cosa visitare e cosa vedere a Sant’Angelo.
Le case e i vicoli del centro storico sono abbelliti da splendidi murales e da sculture marmoree e bronzee che rappresentano la storia, gli usi e i costumi del piccolo borgo lucano. Ma il maggior punto d’interesse di Sant’Angelo, in Basilicata, sono senza dubbio le cantine, antiche costruzioni ricavate direttamente tra gli ammassi rocciosi, che tra loro formano uno straordinario e suggestivo percorso.
Dal 1430 al 1818, in seguito alla distruzione della vicina città di Satriano, Sant’Angelo le Fratte venne prescelta dall’allora vescovo Andrea da Venosa come sede vescovile provvisoria. Questo evento fu di vitale importanza per la crescita demografica, economica e culturale del borgo.
Le ipotesi esistenti sul nome del paese sono due: la prima, meno quotata, sostiene che in origine il nome era “Castrum Sancti Angeli de Fratis”, data l’appartenenza alla chiesa. La seconda e più accreditata ipotesi ,invece, è connessa alla forte devozione all’Arcangelo Michele, Patrono del paese. L’appellativo “the Fratte” inoltre deriverebbe dal participio passato passivo dal verbo latino “frango” (spaccare), in riferimento al fatto che il borgo nasce sotto la spaccatura rocciosa del monte Carpineto.
Cosa vedere a Sant’Angelo le Fratte: luoghi di interesse
Sono diverse le cose da visitare a Sant’Angelo le Fratte: le abbiamo racchiuse in un elenco che vi permetterà di scegliere al meglio cosa fare nello splendido borgo del Melandro.
1. I murales di Sant’Angelo le Fratte
I vicoli e le stradine di Sant’Angelo le Fratte sono colorati e illuminati dai circa 150 murales realizzati sin dal 1995 da diversi artisti italiani ed internazionali. Queste opere raccontano la storia, gli usi e i costumi di questa piccola comunità, non a caso il tema ricorrente dei dipinti è la vendemmia del vino, peculiarità del borgo. Insieme a Satriano e Savoia di Lucania, Sant’Angelo fa parte della “Valle più dipinta d’Italia“.
2.The cellars of Sant'Angelo le Fratte
In the area of Sant'Angelo le Fratte known as “Dark“, we come across the characteristic cellars, carved directly into the rock of the mountainCarpineto. These rooms, which form a path between them, have always been used to store wine, cheese and cured meats. Every year, around the middle of August, the cellar route hosts the renowned event "The Open Cellars of Sant'Angelo Le Fratte".
3.Palazzo Galasso, seat of the town hall
In the historic center of Sant'Angelo le Fratte stands the building complex calledGalasso palace, which dominates the square overlooking the Melandro Valley. The building, built in the early nineteenth century and subsequently expertly renovated, was then donated by the Galasso family to the municipality. In fact today, it appears to be the seat of the Town Hall.
In the palace complex is located theCivic Art Gallery “Michele Antonio Saverio Cancro”, inaugurated on August 5, 2017, and containing243 worksby the artist from Sant'Angelo.
4.Villa Giachetti
In the district ofSanta Maria di Fellanawe can admire the splendidVilla Giachettiwith its votive chapel. In the historic building there is a cycle offrescoeswith rococo decoration dating back to the 18th century.
5.Mother Church of Sant'Angelo le Fratte
Among the things to see in Sant'Angelo le Fratte there is undoubtedly the splendid oneMother Church, today called Santa Maria ad Nives, originally of the Sacred Heart and San Michele, then Santa Maria Maggiore. Rebuilt following the earthquake of 1694, it has an interior with three naves in the shape of a Latin cross where you can admire the main altar in gilded wood with floral ornaments, a crucifix from 1726 and some 18th century statues, including that ofPatron Saint Michael the Archangel. Of great value are the works depicting theOur Lady of the Rosary and the Nativity, attributed to the Lucanian painter of Satria originsGiovanni De Gregorio, known as “Il Pietrafesa”. In the bell tower of the church there is an 18th century bell that belonged to the old convent of the Friars Minor.
6.Marble and bronze sculptures
Girovagando nei vicoli del borgo lucano non sarà difficile imbattersi in statue bronzee o marmoree, raffiguranti scene di vita contadina e popolare del passato. Nel 2017 è stata inaugurata una statua in pietra del Patrono San Michele Arcangelo alta circa sei metri e mezzo e sita in località Croce, zona che sovrasta il paese e l’intera vallata.
7. Campo di Venere e l’eremo francescano
Situata su un’altura che domina il borgo, la suggestiva località di Campo di Venere è una splendida distesa di campi di frumento, orzo, grano e foraggio, dove il silenzio e la tranquillità la fanno da padrone. Qui sorge l’eremo francescano, unico nell’Italia Meridionale, con la splendida chiesetta ricca di pitture e bassorilievi di ispirazione cristiana.